
Halloween festa americana? No, festa immemorabile d’Abruzzo:Capotempo , Capetiempe !
Alla fine di Ottobre ed all’ inizio di Novembre si celebrano i Santi e i Defunti. Il 1 Novembre è il “dies natalis” dei Santi, il 2 Novembre la commemorazione dei Defunti. Il culto dei morti è un culto arcaico che nasce con l’uomo, una festa legata al mondo agricolo e al raccolto. Una festa di ringraziamento per il raccolto passato e una richiesta per un buon raccolto futuro. Ma perché legata al raccolto? Gli uomini avevano una percezione circolare del tempo, in cui le stagioni si alternavano appunto in maniera circolare. Proprio ad Ottobre la natura si riposa e si prepara per quella che sarà una nuova stagione. Era in questo periodo che i Celti festeggiavano il loro Capodanno, cioè passare dall’Estate all’Inverno. Per noi il momento in cui tutto finisce e tutto ricomincia :CAPOTEMPO o CAPETIEMPE, noi la chiamiamo così.
In Abruzzo abbiamo tanti riti legati alle anime dei defunti: intagliare le zucche ovvero le COCCE DE MORTE, accendere lumini per indicare la via ai defunti che formano delle processioni dal cimitero fino al paese, lasciare cibo e vino con un lume per far mangiare i defunti nella loro antica dimora.
Queste sono: alcune delle nostre celebrazioni:
SERRAMONACESCA, Provincia di Pescara: L’ANEME DE LE MORTE, qui i ragazzi portano in giro le zucche intagliate, “cocce de morte” che simboleggiano i defunti.
INTRODACQUA, Provincia de L’Aquila: LA SCURNACCHIERA , la processione delle anime sante che sono assimilate alle cornacchie simbolo ambiguo sia positivo che negativo.
PRATOLA PELIGNA, Provincia de L’Aquila: si mangiano grano, ceci e fave e si lascia una conca con l’acqua per i defunti sul tavolo.
Queste nostre antiche tradizioni sono state accostate,per la similitudine di alcuni simboli, a quelle americane, ma la simbologia è diversa come diversa è l’origine.